Stagione teatrale “Per un teatro di comunità – Poeti Diffusi”

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Stagione 2023-2024 del Teatro Erbamil

Dopo l’esperimento dello scorso anno, con la programmazione suddivisa fra due sale, la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Erbamil torna nella storica sede di via Valbona a Ponteranica, recentemente ristrutturata nella zona di accoglienza e servizi al pubblico e con alcune significative migliorie per la sicurezza.
Abbiamo scelto di proseguire nel progetto intitolato “Per un teatro di comunità” ponendo l’evento teatrale come opportunità di incontro fra diverse persone: cittadini di Ponteranica, allievi della scuola di teatro, spettatori appassionati e affezionati, con l’obiettivo di creare una sorta di comunità attorno al teatro Erbamil.
Abbiamo aggiunto il sottotitolo “Poeti Diffusi”, per la poeticità espressa da alcuni spettacoli presenti nel cartellone ma soprattutto per il desiderio di diffondere il teatro sul territorio, con eventi specifici che caratterizzeranno la seconda parte del progetto, la prossima primavera-estate.

La stagione teatrale Erbamil 2023-2024 “Per un teatro di comunità” si compone di 8 titoli, da dicembre 2023 a marzo 2024.

Di seguito le schede degli spettacoli.

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(SI APRIRA’ IL MODULO DI PRENOTAZIONE)


sabato 23 marzo

AMARE ACQUE DOLCI

Erbamil

con Giuliano Gariboldi, Marco Gavazzeni, Sara Pagani, Alberto Viscardi

regia Fabio Comana

Nuova Formazione 2024

Dopo aver celebrato lo scorso anno i 20 anni di repliche, torna in scena lo storico spettacolo di Erbamil in una versione rinnovata in alcuni contenuti e nella formazione. Il tema dell’acqua è ancora (purtroppo) di grande attualità e nello stile ironico e comico, tipico di Erbamil, vogliamo proseguire l’opera di sensibilizzazione volta ad evitare gli sprechi, l’inquinamento, le cattive abitudini del quotidiano e soprattutto a difesa del diritto all’acqua per tutti gli esseri viventi della Terra. Così, mettendo in scena il problema, tre attori ed un’attrice si confrontano proponendo ciascuno un aspetto: le statistiche relative agli sprechi e all’inquinamento, rappresentate dai comportamenti della famigliola “media” italiana, le tensioni fra nazioni a rischio di guerre per il controllo delle fonti, l’acqua come simbolo presente in tutte le culture e religioni del mondo. Senza dimenticare il cambiamento climatico e le sue conseguenze di siccità o al contrario alluvioni che rendono urgente ed irrinunciabile un cambio di mentalità e metodo nella gestione delle acque.


La stagione teatrale 2023-2024 di Erbamil è dedicata a Marcello Magni


Teatro Erbamil
Via Valbona 73, Ponteranica

Inizio spettacoli ore 21

Biglietti
intero 10.00€
ridotto 8.00€

prenotazione consigliata

I biglietti prenotati vanno acquistati in biglietteria il giorno dello spettacolo (accettiamo anche pagamenti elettronici)
Non sono previste prevendite online.


GIA’ PROGRAMMATI IN QUESTA STAGIONE

sabato 2 dicembre

MEMORI
Compagnia Lorusso – Macrì

di e con Nicola Lorusso e Giulio Macrì

Spettacolo selezionato da Hystrio Festival 2023,
Vincitore del bando CURA 2023. Con il sostegno di Risonanze Network, PERIFERIE ARTISTICHE - Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio, MiC Direzione Generale dello Spettacolo - Regione Lazio Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili, Settimo Cielo e DRACMA Centro Sperimentale D'arti Sceniche.

MEMORI è il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità. Due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di ciò che è accaduto, di quell’istante che ha completamente stravolto il loro esistere. Due di noi che provano a rimanere saldamente aggrappati alla convinzione che la vita non sia soltanto una mera sequela di insignificanti vicende e coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano sublime, o almeno, così sperano. Un viaggio che ha in sé sogno, realtà, dolcezza e nostalgia.
Se le battute sono assolutamente misurate, di una comicità surreale, capace di sconnettere la quotidianità, tra il battibecco di poco conto e il dubbio metafisico («ma Dio ci vede secondo te?»), la mimica è frenetica, tesa, senza sosta, come per un’ansia perenne, ed è anche da questa distanza tra i linguaggi che nascono sprazzi di comicità. Sono bravi Nicola Lorusso e Giulio Macri, eccellente il coordinamento tra loro, efficaci e divertenti i passaggi di teatro danza, i movimenti paralleli. (Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma)


sabato 23 dicembre
venerdì 5 gennaio

ARTABAN
la leggenda del quarto Re Mago
poema contadino

scritto da Antonio Catalano

riletto da Fabio Comana,
il mago giocatore

“Quattro erano i tre Re Magi”, recita un’antica formula.
E allora perché il quarto ha mancato l’appuntamento con gli altri a Betlemme, per adorare il Bambinello? Che strada avrà imboccato? …

Il mio Artabàn narra di incontri con personaggi diversi, ciascuno con una sua voce, una sua caratteristica fisica, comica quando la storia lo consente o drammatica quel tanto che basta per essere credibile: così il mago è un po’ maldestro e spesso raffreddato, la madre degli innocenti è struggente, Gelindo parla come un muratore bergamasco e così via.
Un gioco che vuole coinvolgere il pubblico, sempre con garbo e delicatezza, invitandolo a sottolineare in coro alcuni passaggi della storia o a partecipare ad alcune semplici azioni.
Con la speranza di riuscire sempre a valorizzare, fra un sorriso e un sospiro, l’intima, acuta e divertente poesia del testo originale che Antonio Catalano ha deciso di condividere con alcuni attori, fra cui me medesimo, che leggeranno il testo in contemporanea in varie zone d’Italia. (Fabio Comana)


sabato 13 gennaio

TOPONOMASTICA
PEM habitat teatrali

con Marta Pistocchi
Pierangelo Frugnoli

regia di Rita Pelusio
di Domenico Ferrari e Rita Pelusio
canzoni originali di Marta Pistocchi
scene e costumi di Ilaria Ariemme
produzione Marta Pistocchi
in collaborazione con PEM Habitat Teatrali

Se i topi sapessero parlare cosa direbbero delle nostra (e loro) città?
E se sapessero cantare con che canzoni la racconterebbero?
Da questa provocatoria domanda nasce Toponomastica, immaginifica conferenza dei topi che analizzano con pungente ironia le regole e gli stili di vita delle nostre città, e i vizi e le virtù degli umani che vi abitano.
Lo spettacolo nasce da un nucleo di canzoni originali scritte e composte da Marta Pistocchi, violinista, attrice e ispiratrice di questo progetto. Le sue canzoni non sono solo una riflessione ma anche un atto di amore verso la città. Ed è dalla medesima spinta, al contempo intellettuale e emotiva, che è stato modellato questo spettacolo in cui satira e poesia si mescolano con inaspettata freschezza.
Toponomastica è un teatro-canzone molto particolare. Il tradizionale schema del cabaret milanese si lascia infatti contaminare e ibridare.
Il clown prende il sopravvento, ma lascia spazio alle influenze musicali più disparate, giocate sempre con leggerezza e originalità.
Il tutto dà vita a un pastiche inaspettato e sorprendente che ci prende per mano e ci conduce alla scoperta di una città che troppo spesso non sappiamo guardare con occhi abbastanza attenti.

sabato 27 gennaio

VUOTO DI MEMORIA
Compagnia Ferrari – Remuzzi

di e con
Tiziano Ferrari, Livio Remuzzi

light design Simone Moretti

Giornata della Memoria 2024

Una scena vuota. Due attori. Tre storie diverse, ma forse no. Tre storie che poggiano le fondamenta nel periodo di ascesa del nazifascismo, legate da un filo nascosto che unisce le vicende dei protagonisti, in cui il discrimine tra verità e finzione è molto sottile: il filo della manipolazione, parola dai significati cangianti, a seconda del contesto nel quale viene utilizzata. Manipolazione come alterazione genetica, nella storia di Anni-Frid, una bellissima bambina. Manipolazione della coscienza individuale e collettiva, nella storia di Martin, tedesco, e Max, ebreo americano. La storia di Giona, spaventosamente moderna, chiude la ricerca sulla più attuale accezione del termine manipolazione: rielaborazione tendenziosa della verità attraverso una presentazione alterata delle notizie, al fine di manovrare secondo interessi specifici gli orientamenti politici o morali della popolazione. Abbiamo voluto portare una tragedia incomprensibile come il nazismo ad una dimensione a-temporale per poter riflettere sulla necessità di non dimenticare, di ricordare ogni giorno alla nostra coscienza il bisogno irrinunciabile di combattere con decisione ogni deriva estremista, senza mai lasciare spazio all’indifferenza.

sabato 10 febbraio

(prima)

ATTORI A BOTTEGA

L’arte di Lorenzo Lotto a Bergamo

un produzione ERBAMIL

con
Fabio Comana
Marco Gavazzeni
Nicola Lorusso
Sara Pagani

e l’amichevole partecipazione di Linda Donghi

scene e costumi

Manuela Carrasco

aiuto sartoria

Cristina Baggi

datore luci e musiche

Adriano Salvi

Il progetto parte da una semplice ma intrigante idea: immaginare Lorenzo Lotto nella sua bottega alle prese con degli immaginari modelli per la realizzazione del Polittico di Ponteranica. Le figure rappresentate, ad eccezione del Cristo, diventano così personaggi che durante le pause dialogano, si conoscono, rivelano aspetti della loro umanità. Un’idea non del tutto priva di riferimenti storici e artistici. E’ infatti documentato che l’artista abbia soggiornato in una casa di Ponteranica durante la realizzazione del polittico ed anche che il Lotto sia universalmente noto come pittore “sensibile ai moti dell’animo umano”. Presentato in forma di studio nel Luglio 2022 per i 500 anni del Polittico, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico che ci ha incoraggiato a proseguire nella produzione dello spettacolo, integrando nella stesura del testo tanto i caratteri tipici degli abitanti del luogo, antenati degli attuali, che una appassionata descrizione dell’operato del pittore in terra bergamasca, della sua genialità e anche dei suoi tormenti interiori. Una scelta coerente con l’idea di un teatro di comunità ed insieme un progetto per far conoscere l’arte di Lorenzo Lotto ai più giovani.

sabato 24 febbraio

NONNETTI
Coltelleria Einstein

di e con Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola

regia Valerio Bongiorno

scene e costumi Mirella Salvischiani
collaborazione alle scene Alessandro Aresu immagini multimediali Massimo Rigo
scelte musicali Giorgio Boccassi

Vincitore come miglior spettacolo al “Vimercate Ragazzi Festival” 2021

Vincitore Premio “Porto Sant’Elpidio – Festival I teatri del mondo” 2022


La giornata di due Nonnetti: una bella colazione, la ginnastica del mattino; la vita scorre con regolarità, ma piccoli eventi trasformano la quotidianità in avventure a sorpresa. Lui è veloce, lei è lenta, lui è rumoroso, lei è silenziosa, lui fa le briciole e lei no. Ospiti attesi e inattesi fanno irruzione in questo mondo fragile e incantatore come un carillon. La magia si interrompe e i Nonnetti si coalizzano per affrontare il vicino molesto, l’adorabile nipotino, un improvviso malore. Finalmente arriva la sera e ci si può divertire!
Spettacolo con poche parole, molta musica e movimento, con momenti di comicità e qualche venatura di malinconia. Non c’è contraddizione nel pensare al movimento dell’anziano come forza: la lentezza, lo scatto, la potenza dell’immobilità, l’originale risposta agli eventi del quotidiano ne sono la dimostrazione.

sabato 9 marzo

PATURNIE
Erbamil

di e con
Fabio Comana


con Thomas Pagani alle chitarre

Una webradio in diretta, ideata da un improbabile speaker con l’intento di dialogare con il pubblico dell’etere. Ma gli “ascoltatori” di tutto hanno voglia tranne che di ascoltare e cominceranno a vomitare nei microfoni della radio le loro assurde ed esilaranti preoccupazioni – le Paturnie, appunto – più che problemi reali e concreti. Allo smarrimento iniziale, lo speaker reagisce inventandosi un improvvisato esperto con l’arduo compito della divulgazione scientifica, in particolare sul funzionamento del cervello umano, coinvolgendo il pubblico in un divertente gioco di meta teatro, ricco di sorprese e battute improvvisate. La musica blues, suonata e cantata dal vivo, emoziona e trascina grazie alla bravura di Thomas Pagani, capace di regalare deliziose atmosfere senza mai sottrarsi alle provocazioni comiche improvvisate di Comana, facendosi coinvolgere in un gioco teatrale mai uguale a se stesso.