IL SUONO DELLA CONCHIGLIA
Con GIORGIO CASSINA, MICHELANGELO NERVOSI, SARA PAGANI, ALESSANDRA SALVOLDI, ARIANNA SORCI
Regia di FABIO COMANA
Una produzione ERBAMIL in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI – PROGETTO YOUNG
Ispirandosi molto liberamente al famoso libro “Il signore delle mosche” di William Golding, il regista Fabio Comana ha riunito un gruppo di giovani attori immaginando una situazione come il naufragio su un’isola deserta, lontani da tutto ciò che normalmente utilizziamo per le relazioni sociali: niente energia elettrica e di conseguenza niente smartphone, social network, computer. Una condizione estrema che metterà a nudo i loro caratteri e sentimenti, nella necessità di garantirsi la sopravvivenza, in un primo tempo, e successivamente per l’opportunità di creare dal nulla un’organizzazione sociale.
Uno spettacolo che pone diverse domande su concetti basilari come il bisogno di darsi delle regole per una pacifica convivenza, il limite fra la libertà individuale e il rispetto per la libertà altrui, l’istinto egoistico a stabilire e difendere la proprietà privata, il concetto stesso di giustizia e di pari opportunità contrapposto alla tentazione di pretendere privilegi.
Come spesso accade in un percorso di creazione artistica, lo spettacolo vuole essere il tramite di una riflessione, lo stimolo per porre delle domande alle quali lo spettatore dovrà saper rispondere secondo la propria coscienza.
In questo momento storico siamo convinti che in Italia il tema della legalità, del rispetto delle regole, della giustizia sociale, sia argomento di estrema attualità e determinante per la costruzione di un futuro che auspichiamo migliore. Anche per questo il progetto ha un valore aggiunto, secondo noi, nella volontà di coinvolgere in prima persona i giovani che di quel futuro saranno gli artefici.
“Il suono della conchiglia”, è inserito nel progetto “Rispetto e Libertà: una riflessione civica sulla legalità;” promosso da Erbamil per gli studenti delle scuole superiori e sostenuto dalla Fondazione della Comunità Bergamasca. Giovani artisti e giovani spettatori si incontrano per riflettere sulle tematiche cardine della costruzione di una società civile.