AMARE ACQUE DOLCI
con GIULIANO GARIBOLDI, MARCO GAVAZZENI, SARA PAGANI, ALBERTO VISCARDI
Scenografie di Serenella Angeloni, consulenza artistica e tecnica di Roberto Corona
Musiche, luci e messa in scena a cura di Fabio Comana
L‘acqua è tutt‘altro che un bene inesauribile e non soltanto nelle zone più aride del pianeta.
Nel 2050, se non cambieranno le abitudini, non ci sarà più acqua a sufficienza per tutti.
E c‘è qualcuno che già si preoccupa di trasformare il problema in business….
L’acqua! Quante cose si possono dire dell’acqua? Quattro attori in un simpatico gioco di teatro nel teatro tentano goffamente di affrontare un tema vastissimo ed importante, che comincia ad essere urgente. Ciascuno di loro propone un diverso punto di vista: chi uno sguardo romantico e “new age”, chi si perde filosofando nel mare dei simboli, chi si appassiona alla politica…
La spunta dapprima il più scientifico dei quattro che, con atteggiamento autoironico da conduttore di documentari, ci conduce attraverso dati e statistiche, seguito dagli altri che si prestano a rappresentare le esilaranti vicende di una tipica famigliola italiana contemporanea: padre, madre e figlio unico. Ma nel finale il discorso si riapre al mondo intero, con una metafora dei possibili conflitti originati dall’iniqua distribuzione dell’acqua e un divertente quanto evocativo percorso fra le diverse culture.
Nello stile di Erbamil si ride per pensare, unendo l’impegno ecologico al piacere di divertirsi.
I trucchi e i giochi d’acqua aggiungono un tocco di magia e sorpresa alla comicità degli attori e alla suggestione delle musiche.
SCRIVE IL CRITICO MARCO FRATODDI
Si può spiegare a teatro la crisi idrica, rivelando le ragioni degli squilibri mondiali che condizionano l’accesso a questa risorsa, senza cadere nel tranello della pedanteria? Si può. La dimostrazione proviene da “Amare acque dolci”, uno spettacolo che tiene insieme contenuti informativi, ritmo e senso della comicità ricostruendo, attraverso una serie di sketch, il quadro complessivo di una questione che chiama in causa le responsabilità dei governi, gli interessi dell’economia globale ma anche i comportamenti di ciascuno. Sta proprio qui il merito principale di questo piccolo esempio di teatro dell’ecologia messo a punto da Fabio Comana: comunicare il concetto di limite, insieme agli altri capisaldi dell’ambientalismo scientifico, attraverso un repertorio di metafore visive immediatamente comprensibili. Il tutto attraverso una comicità basata sul sincronismo dei corpi che esalta le qualità degli interpreti e stempera, nel segno dell’autoironia, l’atteggiamento dichiaratamente trasmissivo di cui si sostanzia lo spettacolo che rimane un ottimo esempio di teatro consapevole e motivante, spendibile anche al di fuori della fruizione scolastica e che riesce a lanciare un messaggio con correttezza, efficacia e semplicità”.
EDUCARE DIVERTENDO
Erbamil è conosciuta da anni per la capacità di “educare divertendo”, con i propri spettacoli. “Amare Acque Dolci” è stato un grande successo in questo senso: presentato per la prima volta nel 2003, allestito più volte con diverse formazioni non ha mai perso la freschezza e l’attualità dei contenuti: un comico gioco di teatro nel teatro per affermare con forza il diritto all’acqua libera e gratuita per tutti!